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Quarta puntata. Gli studenti del liceo scientifico Wiligelmo di Modena hanno concluso il progetto

“Greta contro lo spreco” è il titolo del progetto green ideato dai ragazzi del Wiligelmo, noto liceo scientifico di Modena in collaborazione con Teco Servizi, azienda parmense di formazione per le imprese


A differenza degli altri lavori tra studenti, aziende e Compagnia delle Opere, costretti a riorganizzarsi o addirittura interrompersi momentaneamente, i liceali modenesi hanno letteralmente battuto il Coronavirus sul tempo, riuscendo a concludere la loro ricerca. L’obiettivo dell’associazione datoriale è sicuramente quello di avvicinare gli studenti delle scuole superiori emiliano-romagnole al mondo del lavoro, ma non solo: grazie a Youth&Experience le stesse imprese potranno ottenere spunti di riflessione importanti, dati dalle idee innovative degli studenti. Nel caso specifico del Wiligelmo, i ragazzi hanno pensato e riportato nero su bianco alcune soluzioni per rendere la Teco Servizi un’azienda plastic free, oltre a considerare l’implemento delle stesse proprio nel loro istituto. Ivano Poggi, Marika Pelizzari e Pierpaolo Viaroli, tre colonne portanti della Teco Servizi, hanno diretto i lavori grazie anche all’aiuto concreto del Prof. Montante.


IL PROGETTO


Gli studenti hanno deciso di intraprendere un percorso di ricerca delle soluzioni effettivamente realizzabili in termini di ecosostenibilità, sia a livello aziendale che scolastico, ampliando il risultato anche al loro stesso liceo scientifico. Tra le pratiche studiate ricordiamo l’eliminazione della plastica nei distributori di bevande calde, la distribuzione di borracce in alluminio brandizzate e altre piccoli gesti quotidiani che potrebbero migliorare non di poco l’impatto sull’ambiente.


Pelizzari: “Per noi è stata la prima esperienza di questo tipo e ne siamo rimasti entusiasti, spazio alle nuove idee”


“Noi di Teco Servizi ci occupiamo da anni del settore della formazione aziendale: dal mondo della sicurezza sui luoghi di lavoro, all’ambiente, alla formazione, alla medicina del lavoro e infine alla progettazione. L’esperienza con Cdo ci ha permesso di collaborare con studenti preparati e con tanta voglia di fare e imparare. Crediamo molto nell’alternanza scuola-lavoro, ora PCTO, o quantomeno crediamo che i due mondi non debbano essere visti come due entità disgiunte. Siamo sempre propensi ad inserire nell’organico ex studenti, sia che provengano da studi di scuola superiore e sia da facoltà universitarie. Ricerchiamo inoltre delle risorse stagionali, inserite in azienda tramite contratti di stage o tirocini, in modo da permettere ai giovani di entrare gradualmente nel mondo del lavoro. È importante per noi che le competenze non si limitino al mero insegnamento ma che vengano integrate con la pratica sul campo. Abbiamo accettato molto volentieri il progetto ‘Greta contro lo spreco’, convinti che venga ancora più sottolineato il fattore simbolico grazie al quale una ragazzina possa mettersi in gioco per argomenti delicati e – solitamente – riservati agli adulti, proponendo alternative concrete. Alcuni miei colleghi si sono occupati dell’introduzione dei ragazzi del Wiligelmo tramite la divulgazione di materiale video per rendere ancora più accattivante il risultato finale e grazie al lavoro di mediazione svolto dal Prof. Montante siamo riusciti a sensibilizzare gli studenti su varie tematiche. Ci teniamo a ringraziare la Compagnia delle Opere per averci dato la possibilità di lavorare con i giovani per un progetto per salvaguardare l’intero pianeta.”


Il prof. Montante “Un progetto che per fortuna è rimasto ‘immune’ al Coronavirus”


“Sono stato molto fiero e soddisfatto del lavoro svolto dai miei studenti: sono stati molto decisi da subito sul progetto da portare a termine. Hanno ricevuto degli interessanti input da Compagnia delle Opere e dalla stessa azienda con cui hanno collaborato, dimostrandosi autonomi sotto ogni punto di vista. Avevamo partecipato al contest anche l’anno scorso ma quest’anno abbiamo davvero dato il massimo, abbiamo voluto essere più competitivi dall’inizio e questo ci ha favorito: lo sviluppo del progetto infatti era stato volontariamente anticipato così da effettuare una ricerca mirata, questo ci ha permesso di concludere prima del lockdown a causa del virus. Magari non sarà possibile presentare il risultato finale come desiderato, abbiamo comunque divulgato il video del progetto all’interno della nostra classe e alcune proposte concrete per ridurre il consumo di plastica nel nostro istituto sono state inoltrate alla nuova dirigenza con la speranza di poterle mettere in atto una volta che le nostre care scuole verranno riaperte.”

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